IDROKINESITERAPIA

IDROKINESITERAPIA

15 – 16 Aprile / 6 – 7 - 20 – 21 Maggio 2023

Centro Sportivo Andrea Maria

Via Nazionale Pentimele, 145, 89121 Reggio di Calabria RC

Totale 33 di attività pratica e 6 ore di attività teorica -  Totale 50 crediti

Quota Iscrizione

Discipline Accreditate:

Fisioterapisti.

RESPONSABILI SCIENTIFICI:

DR Giuseppe Guerrasio

RAZIONALE

Il corso si finalizza nell’insegnamento dell’Idrokinesiterapia rivolto a Fisioterapisti che vogliono approfondire le proprie conoscenze nel settore. I partecipanti al corso riceveranno tutte le nozioni teorico – pratiche necessarie per trattare, in acqua, gli esiti delle principali patologie neurologiche, reumatologiche e ortopediche.

La Riabilitazione in acqua o Idrokinesiterapia nell’ambito delle indicazioni terapeutiche è sempre più praticata al fine di ottenere risultati che con altre pratiche sono difficili da raggiungere.

L’indicazione al trattamento di idrokinesiterapia nasce da una corretta valutazione funzionale del paziente, dalla considerazione dello stato fisico generale al fine di evitare controindicazioni e dalle condizioni cognitive dello stesso.

L’Idrokinesiterapia associa le proprietà fisiche dell’acqua, con la possibilità di creare un ambiente microgravitario, ai più comuni metodi riabilitativi, favorendo processi di apprendimento e possibilità di reclutamento di unità motorie, lavoro percettivo e di equilibrio in un unico armonioso processo, volto ad ottimizzare il lavoro parsimonioso del Fisioterapista.

L’uso della piscina in termini riabilitativi, è determinante al fine di evocare movimenti e funzioni, dimenticati, persi o mai avuti.

Obiettivi Terapeutici:

• Recupero funzionale
• Recupero analitico
• Recupero psicomotorio
• Miglioramento della Funzionalità respiratoria
• Miglioramento della Funzionalità cardio-circolatoria
• Miglioramento della Funzionalità vescicale e
• APPARATO RESPIRATORIO: attraverso esercizi di training respiratorio, di controllo della espirazione appena sotto la superficie con presa di coscienza della quantità di aria espirata, il reclutamento dei muscoli diaframmatici ed intercostali con “esercizi terapeutici” specifici,

 APPARATO LOCOMOTORE: Oltre a quello già detto in relazione al recupero del movimento attraverso l’esecuzione di particolari “esercizi terapeutici” si lavorerà sul raggiungimento della posizione verticale con appoggio graduale sulle ginocchia o sui piedi nei pazienti con lesione spinale, anche se non percepito bene o affatto, permette un carico parziale sulle articolazioni, soprattutto coxofemorale, che ostacola i processi di decalcificazione

 APPARATO UROLOGICO: la possibilità che offre l’ambiente acquatico e subacqueo di poter cambiare spesso e velocemente posizione e passare ad esempio dal galleggiamento prono a quello supino verso la posizione verticale e viceversa, influisce positivamente sui muscoli del torchio addominale, non sempre percepito volontario nelle lesioni spinali, sulla minzione e la e la defecazione.